Amante del disegno e della pittura fin da bambina, amore al quale non è estranea la bravura del disegno della madre, Biondi ha iniziato a dipingere proiettando il proprio interesse verso l’informale. Successivamente la sua attenzione si è invece diretta all’osservazione e all’interpretazione del reale, in particolare il paesaggio e i fiori sono soggetti divenuti prediletti nella pittura di Biondi negli ultimi dieci anni.
Questi dieci anni hanno visto un’evoluzione particolare nel concepire il paesaggio in se stesso: prima questo veniva dipinto dal vero, cogliendo particolari significativi, poi negli ultimi quattro anni, pur rimanendo reale come soggetto, il paesaggio è stato interpretato in maniera onirica e la realtà e il sogno si sono magicamente miscelati.
Il paesaggio così interpretato nasce dalla volontà di trasmettere una lettura personale e intima della realtà della pittrice, una lettura positiva del vero che lei sente come propria e desidera trasmettere.